All’inferno E Ritorno – La storia di come siamo caduti e risaliti

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Molti di voi ci chiedono il perchè di “sei di Spinea se…2.0”. Cioè ci chiedono proprio il “2.0” da dove ha origine.

Ebbene, cari lettori e seguaci (ma anche cari detrattori), questa è la nostra personale Storia.

il nostro logo, il nostro simbolo

Correva un fine maggio del 2016. In  quel periodo Spinea stessa era parecchio sotto stress. Chi non si ricorda della triste vicenda delle volpi e dell’oasi? Talmente triste che che tra questura, polizia, carabinieri, processi e denunce è ancora tutto avvolto nel mistero e nei tempi biblici della giustizia Italiana.

A noi però interessa quello che ci accadde personalmente…

Accadde che in quel periodo di totale confusione, dove tutto cambiava forma ogni 4 ore e le novità si susseguivano in modo completamente sregolato ma frenetico, ci rubarono il gruppo.

Ebbene sì, per pochissime (per fortuna) ore, il nostro gruppo, la nostra casa , la nostra isola felice, ci fu sottratta in modo anche abbastanza stupido se vogliamo dirla tutta. Semplicemente il profilo del fondatore del gruppo , che era un membro dormiente e completamente estraneo a tutte le vicissitudini del gruppo stesso, venne clonato da qualcuno.

Questo qualcuno sotto le mentite spoglie del fondatore, approfittò della confusione generale del momento e semplicemente chiese a noi amministratori di tornare ad essere tale, ovvero di riavere i suoi poteri di admin, che di fatto, può decidere la vita e la morte di un gruppo Facebook a piacimento. Senza controllare e cadendo nel più stupido dei tranelli, glieli ridammo.

Nel giro di pochissimi istanti, in quella notte del 1 giugno 2016, noi amministratori ci trovammo sbattuti fuori senza possibilità di entrare. Il nuovo capo supremo, una volta rimasto unico amministratore, decise di eliminare ogni tipologia di filtro, cambiare le copertine con fotografie di dubbio gusto, di inneggiare alla libertà di parola e alla morte della dittatura.

 

l’ultimo avviso prima dei 5000 membri del vecchio gruppo,mai raggiunti

 

Non aveva considerato una cosa, però.

Il meccanismo di difesa che gli amministratori del gruppo avevano predisposto per una azione del genere. In pochissimi istanti ci trovammo a decidere cosa fare; la soluzione era quella di abbandonare la nave, e salire sulla nuova corazzata “2.0” che era stata creata appositamente pensando a questa opportunità di furto del gruppo.  Il 2.0 era stato creato allo scopo di avere una nuova casa , qualora ci fosse stato un danno nel gruppo originario… ed era stato creato e reso dormiente già un anno prima. Grazie a delle persone all’interno del vecchio gruppo che , in vece degli amministratori, si fecero portavoce delle istruzioni da dare (tutto via whatsapp e messanger di FB), ci fu un grandissimo esodo di massa quella sera.

La confusione era così suddivisa: da una parte i nuovi admin che davano le istruzioni ai fedelissimi presenti nel vecchio gruppo, dall’altra un continuo fluire di domande e post pieni di stupore incredulità e qualche scena di lieve isterismo (non essendoci controllo degli admin, i toni in alcuni casi si scaldarono).

Nel frattempo, in contemporanea , si istituivano le prime ondate di segnalazioni verso il “nuovo” profilo del vecchio admin, reo di aver materialmente creato il danno, con nuvole di segnalazioni al profilo più fake che la storia di Spinea ricordi.

In poche ore il profilo venne cancellato, lasciando di fatto il vecchio gruppo senza alcun amministratore (perchè venne segnalato probabilmente anche il profilo del vecchio amministratore che non c’entrava nulla ma che di colpo si vide sospeso l’account) . Nel frattempo l’esodo verso il “2.0” era quasi concluso, i primi mille membri li raggiungemmo in una serata.

 

 

Tra lo stupore generale, l’incredulità di chi non aveva letteralmente capito nulla di cosa fosse accaduto e chi invece continuava a tranquillizzare le persone nuove arrivate , si tornò alle attività consuete, ma ovviamente ridottissimi di numero, gia con le prime luci dell’alba. L’alba di un nuovo gruppo, con gli stessi medesimi amministratori e con la stessa voglia di fare.

Inutile negarlo, il colpo fu durissimo, ci trovammo da 5000 membri a zero in poche ore, ma non ci scoraggiammo. Ripartimmo dunque, più determinati di prima.

In poche ore avevamo perso tutto: credibilità (perchè di fatto la possibilità di rubare il gruppo gliela porgemmo noi, al profilo falso) , primato di numero di membri del miranese (avevo stilato personalmente una classifica e “sei di Spinea se…” era secondo dietro a Mestre,e ovviamente primo tra i gruppi di piccole località e cittadine) e della città stessa….

Ci guardammo negli occhi e decidemmo di avere come punto di arrivo il recupero del nostro primato, costasse quel che costasse.

Anche dopo aver rimesso le mani nel gruppo vecchio (grazie ad alcuni trucchetti e mail mandate alla amministrazione di facebook) e indetto un referendum interno sul voler tenere in piedi il gruppo vecchio o il gruppo nuovo, con vittoria del nuovo, eravamo un pò tristi. Tristi per l’accaduto, perchè una cosa del genere non avrebbe dovuto proprio accadere, e perchè eravamo ormai abbattuti.

Piano piano, lo spirito guerriero “ch’entro mi rugge” come diceva il mitico Foscolo , venne fuori, e arrivammo prima a duemila, poi a tremila…. sempre e inesorabilmente in costante ascesa. Creammo attività, riuscimmo ad uscire sempre più spesso dai confini di cellulari e PC…. sempre in costante ascesa. Sempre restando “attenzionati” e fedeli al nostro standard, che è quello di far parlare tutti, non offendere nessuno, non creare divisioni ma creare gruppo.

E posso dire con estremo orgoglio che attorno alla metà di febbraio 2018, ben due anni (quasi) dopo la notte virtuale più lunga per la città…. abbiamo toccato nuovamente il primato di gruppo facebook più numeroso di Spinea. Il nostro obiettivo è stato pienamente raggiunto . Come sempre, un gruppo non lo facciamo da soli, e tutto ciò è merito della gente che ci segue, che ci dimostra ogni giorno il proprio affetto e la propria stima.

 

 

e dopo la bufera….un raggio di luce illumina il nostro cammino

 

Ed è grazie a queste persone, queste dimostrazioni di affetto e vicinanza, che non potremo mai mollare di essere gli amministratori di un gruppo formidabile, strepitoso e incredibilmente unito davanti a tutte le varie vicissitudini e avversità.

E come mi piace sempre dire….il meglio, deve ancora venire.

AC


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