PILLOLE DI STORIA – GLI ANTICHI ROMANI A SPINEA

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E’ stata per me una sorpresa scoprire che, in qualche modo, gli antichi romani hanno abitato il territorio che adesso è la nostra Spinea.

Chissà perché, ma non ci ho mai pensato. Per una serie di motivi mi sono sempre immaginata la zona di Spinea di quel periodo storico come un terreno paludoso, pieno di rovi e tanto inospitale da non essere poter preso in considerazione come una zona dove poter edificare.

Invece scopro che questo territorio fu abitato dai veneti antichi, organizzato dagli antichi romani, nel medioevo fu teatro di lotte e poi, ma di questo abbiamo ampie tracce, fu scelto dai ricchi veneziani come luogo dove erigere ville per trascorrere periodi di riposo in campagna, oltre ad essere presente in varie carte militari di epoche diverse.

Ma prendiamo la nostra macchina del tempo e torniamo ai romani e alle tracce che ci hanno lasciato, di cui alla Pillola di Storia di oggi.

Già nel 1902 nel parco di villa Dall’Acqua – Arnould – Salviato (Orgnano), gli eredi Arnould dissotterravano due statue romane del tardo impero.

Nel 1962, in zona Crea, un aratro dissotterrava un cippo romano, forse un cippo di confine o forse il basamento circolare di una stele, con tre teste collegate da festoni floreali (vedi foto).

Ancora a Crea, nel 1964, scavando un pozzo, a quattro metri di profondità veniva alla luce un’anfora romana e resti di altre.

Altre anfore e cimeli venivano ritrovati in anni diversi nei parchi di villa Bellati (nella foto di copertina) e villa Spessa ad Orgnano.

Negli anni ’80, durante la costruzione di un edificio (dietro la Bella Venezia in via Roma), il signor Giancarlo Bacchin, appassionato di archeologia, rinviene casualmente un frammento di marmo del periodo attico. Il frammento rappresenta la lotta tra Lapiti e Centauri ed era stato usato come gradino del vecchio edificio, al rovescio, così da non mostrare per anni l’immagine scolpita (!)


Attualmente una copia in marmo si trova in Municipio, mentre l’originale è conservato nei magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Altino, dove si può visionare su richiesta.

Infine nel 2006, durante i lavori per la costruzione del passante autostradale, vengono alla luce le fondamenta di una villa romana di notevoli dimensioni “…ben visibili i plinti del colonnato che delimita il peristilio e una serie numerosa di altre parti in muratura ipogea a testimoniare un complesso di vaste di dimensioni con annessi e locali a diversa destinazione d’uso, compresi quelli di una probabile fornace. L’importanza della villa viene sottolineata dalla presenza di pavimenti musivi, come attestano le numerose tessere di mosaico ritrovate” (Francesco Stevanato – foto famiglia Stevanato)


Si stima che la villa occupasse circa 3000 mq e si sviluppasse in una pianta articolata a “C” attorno ad un cortile centrale con un porticato, come già accennato più su.
Ritrovate anche un gran numero di sepolture e di altri elementi che fanno ipotizzare la presenza di un’area santuariale paleoveneta, su cui poi costruirono gli antichi romani.
I reperti sono ora conservati presso la soprintendenza di Padova.

Anche Spinea, quindi, ha la sua microstoria, che continueremo a scoprire nella prossima Pillola….

D.B.

(Fonti: “Spinea” di L. Gallo; “Spinea: una storia attraverso le fonti” di G.Bosmin e F. Stevanato)


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