I VULCANI
Li abbiamo visti alla Fiera di Settembre e li abbiamo rivisti sfilare durante il Carnevale di Spinea. Parliamo del Gruppo Vulcani e delle loro colorate e simpatiche Citröen d’epoca.
Abbiamo quindi deciso di provare a conoscerli un po’ meglio e ho incontrato Emanuele Bortolato per farci raccontare qualcosa di loro e dell’interesse che li accomuna.
Il Gruppo Vulcani nasce da cinque ragazzi: Emanuele Bortolato, Stefano Bacciolo, Michele D’Este, Matteo Patron e Roberto Randazzo, che si sono conosciuti grazie alla loro passione: quella per le automobili ed in particolare, appunto, per le Citröen d’annata: 2CV e derivate, DS e affini.
Perché questo interesse per queste auto?
Partiamo dalla 2CV ed Emanuele me lo spiega in quattro parole: “Uno stile di vita”: macchine essenziali, piacevoli e con un’affascinante storia lunga almeno 70 anni.
Racconta brevemente la storia dell’auto e indica i nomi dei grandi artisti che l’hanno concepita: dall’idea di Le Corbusier, ai prototipi di Flaminio Bertoni, ai colori di Serge Gevin, e mi ha incuriosita a tal punto che poi, a casa, ho fatto qualche ricerca per saperne qualcosa in più scoprendo un percorso, veramente affascinante che parte da lontano. Così ho imparato che le origini di questa automobile vanno cercate nella Francia di metà degli anni trenta e che nel 1940 tutti i prototipi furono distrutti per evitare che cadessero nelle mani degli invasori tedeschi, si scoprirà solo negli anni ’80 che tre prototipi sono fortunosamente sopravvissuti, nascosti nel sottotetto di un edificio del centro prove Citroën; nel 1945 poi fu affidato allo scultore italiano Flaminio Bertoni l’incarico di rendere più gentile l’aspetto dell’auto, allora il modello della futura 2CV era il TPV, ed era oggettivamente bruttino, e Bertoni non solo ci riuscì, ma le donò anche quell’aria simpatica che da lì in avanti ne caratterizzò l’aspetto.
A chi, in effetti, non spunta un sorriso quando ne incrocia una per la strada, con la sua linea sbarazzina e i colori fantasiosi? E’ un po’ come se facesse riemergere la parte infantile, pura e giocosa che c’è in noi. Non è un caso se i primi ad essere colpiti da queste auto sono proprio i bambini; anche durante la sfilata della Fiera di Settembre, racconta Emanuele, i bimbi divertiti le indicavano sorridendo allegri. Un effetto che dura ormai da 70 anni!
Anche la DS ha una storia importante: uscita anch’essa dalla matita di Flaminio Bertoni che le diede le forme alle quali un gruppo di tecnici straordinari, a cominciare da Andre Lefebvre, aggiunsero corpo e tecnica, venne presentata al salone di Parigi nel 1955. Automobile protagonista di momenti storici, come la famosa vicenda dell’attentato al Presidente francese Charles De Gaulle, che riuscì a salvarsi grazie alla solidità della DS la quale colpita da un centinaio di colpi di mitragliatrice mantenne imperterrita la strada forte anche delle sospensioni idropneumatiche capaci di farla procedere anche solo su tre ruote.
Ecco quindi spiegata la passione dei ragazzi del Gruppo Vulcani.
Ma torniamo adesso alla loro partecipazione alla Fiera di Settembre, che ce li ha fatti conoscere per la prima volta. Impossibile dimenticare la loro presenza e la loro allegra sfilata, di una sessantina di equipaggi arrivati a Spinea da tutto il nord Italia, che ha incantato anche lungo la Riviera del Brenta.
Nonostante il gran numero di raduni che si registrano in giro per l’Italia aver avuto una partecipazione così numerosa è stato un buon risultato visto che alla fine era il primo evento organizzato dai nostri ragazzi.
Una bellissima opportunità per gli abitanti di Spinea per vedere riunite decine di auto colorate e personalizzate in modi particolari, ma anche un’occasione per alimentare il turismo locale.
L’idea alla base dei Vulcani è infatti quella di “creare un luogo di incontro per gli appassionati delle Citröen storiche ma anche occasione di promuovere il territorio e le eccellenze della nostra terra, un’opportunità anche per noi stessi per riscoprire o scoprire le bellezze della nostra zona e sentirsi “turisti” al pari degli altri amici provenienti da altre regioni”.
Iniziative quindi che vanno incentivate ed aiutate a crescere perché non possono portare che benefici, come si è detto, in un settore che da noi è ancora sottovalutato.
Ci ha fatto quindi enorme piacere rivedere I Vulcani durante il carnevale e rimaniamo in attesa di poterli ammirare di nuovo ai prossimi eventi inserendoli, a pieno diritto, tra le Eccellenze di Spinea.
D.B.