La nostra storia

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Tutte le favole e le fiabe iniziano con un bel “c’era una volta…”
La nostra favola mette le radici nel lontano 2014 precisamente nei primi mesi di quell’anno. Gia da qualche anno Facebook aveva iniziato la sua costante e regolare ascesa verso l’olimpo dei media soppiantando dapprima forum e community online….e successivamente fagocitando tutto quello che si poteva.
In quel periodo apparvero ,all’interno di facebook , le prime comunità cittadine . Il boom si ebbe proprio in quei mesi: ogni singola località che fosse stata una città, un quartiere o un rione …o semplicemente un luogo di aggregazione, ebbe il suo relativo gruppo facebook dove i diversi membri davano il loro contributo mediante condivisione di ricordi, fotografie, aneddoti e qualsiasi cosa ricordasse il nome del gruppo.
Successivamente a ciò si iniziò, con l’aumentare del numero di membri nelle varie comunità, a comprendere l’enorme portata del fenomeno; evento che iniziò ben presto a trasformarsi . Le comunità, i gruppi, iniziarono dapprima a riempirsi di elementi di disturbo, come troll e fake, spammatori (ovvero persone che sperano di poter avere un ritorno in visibilità del proprio prodotto o operato) e successivamente divennero luogo e terra di nessuno dove vinceva solo chi urlava più forte e dove parlare male delle varie amministrazioni comunali oppure di altre persone. Un vero ritorno al Medioevo dopo gli splendori dell’antichità.
A questa situazione divenuta nel giro di poche settimane insostenibile seguì un fuggi fuggi generale, una drastica e continua emorragia di membri che , lasciati alla deriva e soli , piano piano abbandonano la nave per cercare altre spiagge più salubri sulle quali passare un po’ di tempo.
Ed è qui che inizia la nostra storia. La strepitosa storia di “sei di Spinea se…”
A metà 2014, in pieno medioevo dei gruppi facebook, chiesi all’allora creatore del gruppo, di poter diventare amministratore.
Me lo fece fare l’amore per la mia città di origine. L’amore per una serie di ricordi che hanno segnato a fuoco la mia esistenza in questo mondo. La mia città chiedeva aiuto e nessuno stava facendo qualcosa.
Ho preso il fardello in mano e iniziato da solo, senza aiuti di nessun genere, senza esperienza su cosa e come si può gestire una comunità online , e ho cercato con tutte le mie forze di mettere ordine e dare un senso alle varie cose che la gente aveva voglia di postare. Le persone sono una cosa fantastica, cercano sempre nonostante tutto , nonostante tutte le vicissitudini e le avversità, di trovare un luogo sereno e sicuro dove parlare e discutere.
Non è stato facile, le discussioni si susseguivano incessanti perché alla fine , nonostante tutte le cose e gli aiuti che le varie persone possono darti, ben pochi si prendono la responsabilità delle azioni e delle cose che scrivono… e spetta sempre e solo a te cercare di trovare il giusto equilibrio tra essere presente per sedare discussioni anche molto accese e lasciar correre in nome del buon senso.
Il numero di persone attive, di membri della comunità, aveva fermato nel frattempo la decrescita e stava tornando lentamente e inesorabilmente a salire. Nel frattempo, in contemporanea con questo nuovo corso, cominciavano ad apparire i primi post polemici in merito alla poca libertà che l’admin (ero ancora da solo) lasciava ai membri che non potevano quindi sfogarsi come avrebbero voluto.
Ci furono le prime scissioni e membri che venivano esclusi (bannati per un motivo o semplicemente vedendosi cancellati i loro post ) iniziarono a creare realtà alternative , dove veniva promesso loro il libero sfogo dalla “censura” .
Possiamo dire con certezza che ogni gruppo Facebook di Spinea ha origine dal nostro, per molteplici motivi.
Il lavoro che via via cresceva inesorabile con la crescita degli iscritti, la comunità che piano piano si identificava anche dentro le pareti di uno smartphone o di un pc, le varie istituzioni che iniziarono a essere consapevoli che Facebook e le sue comunità sono un bacino importante di risorse e opinioni, fecero in modo che la nostra “casa” ovvero il nostro gruppo, venne sempre più considerato alla stregua di un contenitore dove trovare informazioni, opinioni, idee e svaghi .
Arrivarono nuovi collaboratori , alcuni restarono con noi e collaborano ancora oggi, mentre altri sono andati via e sono rimasti nel gruppo come semplici membri; altri ancora hanno deciso di creare la loro personale visione delle cose in totale autonomia, creando la loro comunità.
Una collaboratrice in particolare mi è sempre rimasta a fianco anche nei peggiori momenti di difficoltà. La trovate ogni giorno che saluta il gruppo, la vedete sempre precisa e puntuale sul pezzo e ogni qualvolta c’è bisogno di chiedere un parere autorevole, competente e senza grossi personalismi è sempre presente.
Con la collega Diana abbiamo creato un sacco di cose, abbiamo portato il gruppo al livello “2.0” che ci siamo addirittura messi nel nome e abbiamo continuato a seguire questa favolosa macchina dei sogni… Sogni dove ognuno a modo suo può sentirsi protagonista per il tempo che riesce a dedicare. Sogni che vedono la nostra bella città sempre sullo sfondo, vero scenario di ogni nuova avventura che noi di “Sei di Spinea se…2.0” ogni giorno contribuiamo a creare.
Ne abbiamo passate tantissime assieme, avventure, scontri, paure e vicissitudini varie, ma ogni volta la comunità ne esce più forte, migliorata e ancora più presente. In questi anni poi abbiamo iniziato diverse collaborazioni con l’Amministrazione comunale, la Pro Loco per gli eventi della città, le associazioni di categoria come Confcommercio, per dare anche un aiuto concreto alle varie attività del territorio.
La nostra comunità è seguita un po’ in tutta la zona del miranese , e anche a Mestre e Venezia è osservata come modello. La soddisfazione che noi amministratori abbiamo nel vedere che le varie problematiche vengono risolte, che le persone trovano all’interno del gruppo la loro dimensione e nel vedere che la risposta agli eventi che vengono via via proposti è sempre molto elevata, ci fa capire che la direzione è quella giusta; la strada intrapresa di “creare comunità” e fare squadra è probabilmente una delle più difficili, non sempre si può piacere a tutti e gli errori o le brutte figure sono sempre dietro l’angolo. Tuttavia le soddisfazioni sono sempre molto elevate .
Semplicemente grazie a tutti per averci seguiti fino a qui! E come dico sempre, “l’evento migliore del gruppo… deve ancora essere pensato”
Arjuna


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