PILLOLE DI STORIA: I toponimi di Spinea

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Tante volte abbiamo sentito chiedere da dove derivano i toponimi di Spinea e dei suoi quartieri. Proviamo a vederne alcuni, i più antichi, con l’aiuto dello storico Luigi Gallo.

Crea

Il più antico toponimo dell’attuale comune di Spinea è senza dubbio Crea, che si trova anche scritto Creta o Creda.
Crea è una parola greca italianizzata. Lo stesso nome si riscontra anche in altre zone del Veneto e, come sappiamo, è chiamata così la grande isola nel mediterraneo, sede di una antichissima civiltà greco – cretense.

Marziale, Catullo, Plinio e Tito Livio affermano che dalla Grecia e dall’Asia minore partirono i primi popoli colonizzatori dell’Italia e del Veneto, Giulio Cesare precisa che i primi Veneti vennero dalla Paflagonia, una regione interna all’antica Troia.

La natura del terreno giustifica il nome Creta dell’isola mediterranea che si presenta come una massa calcarea e rocciosa.

Così, per somiglianza della natura calcarea del terreno della nostra località o forse anche per ricordare la patria lontana, i primi colonizzatori del territorio di Crea ne vollero ricordare il nome. Non sappiamo se avvenne prima della conquista di Roma.

A Crea scorrevano le acque di un fiume conosciuto dai romani come “Mosa”, cioè zona pantanosa.

Orgnano e Rossignago

I toponimi di queste due zone di Spinea, si trovano nel Codice veronese fina dal 1127: Orgnano e Rossignago (o Orsignano).

Orgnano ha la sua radice fonetica della radice Durnius più il suffisso acus. Indica dunque una zona palustre con lacus o lago.

Rossignago ha la sua radice in Rosc più la finale acus o anu, ma probabilmente, secondo lo storico Carlo Agnoletti, prende il nome da Orsino, un colonizzatore romano che lasciò il suo nome al luogo.

 

Spinea

Spinea deriva dal latino spinus e non si ha traccia di questo toponimo nella nostra zona prima del 1217.

Portò questo nome anche la più grande isola veneziana, detta allora Spinalunga, ora Giudecca, cioè “lunga isola disseminata di sterpi e spine”.

Così probabilmente anche Spinea si presentava avvolta da sterpi e boscaglie ai margini di una zona palustre e da qui il nome che porta ancor oggi.

(tratto da “Spinea” di L. Gallo)

D.B.


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