PILLOLE DI STORIA – CASTELLO DI ORGNANO, DISTRUZIONE E RESTI
Siamo nel 1500 e lo scenario in cui si sviluppano le vicende di Spinea è quello seguente alla guerra della Lega di Cambrai.
Uno dei più grandi conflitti delle guerre d’Italia del XVI secolo, scatenato dalle maggiori potenze europee allo scopo di arrestare l’espansione della potente Repubblica di Venezia in terraferma, di distruggerla e di spartirsi le ricchissime spoglie. Ma, grazie alla sua abilità diplomatica e con un enorme sforzo in termini di uomini e di finanze, Venezia riuscì a rovesciare le alleanze, concludere la guerra e ritornare quasi agli originari confini.
Un ambiente di diffidenza circondava il governo della Serenissima, impegnato anche a reprimere le ribellioni. Bisognava restringere le agevolazioni, stroncando ogni nostalgico rimpianto del dominio carrarese e il 20 giugno 1520 uscì una legge contro le fortezze ed i castelli costruiti dai Carrara.
Molti castelli dell’entroterra subirono così trasformazioni radicali, mentre quelli di Orgnano, Mirano e Mestre vennero rasi al suolo. Stessa sorte subirono le fortezze di Zianigo, Robegano e Martellago.
A poco a poco le storiche località strategiche divennero lussuose dimore di villeggiatura per veneziani.
Il castello di Orgnano passava dagli Ziani ai Negri e finiva nelle mani dei Soranzo all’epoca del suo abbattimento. L’area del castello comprendeva quella delle ville Fornoni, Saviane – Giusti – Spessa e Decio. Le sue tenute consistevano in qualche migliaio di campi tra Crea, Fossa e Zigaraga.
Verso la fine del XVI secolo il doge Loredan acquistava le fabbriche dei monaci benedettini a Villafranca di Crea e Giovanni Barbarigo quelle di Crea, erigendo una villa stupenda.
Come sopra ai villaggi romani nacquero pievi rurali e monasteri benedettini, così sopra ai resti dei castelli medioevali sorsero le ville venete di villeggiatura.
Del nostro castello di Orgnano non si salvò quasi nulla, se non l’Oratorio di San Leonardo e qualche tratto delle antiche mura, queste ultime all’interno della proprietà di villa Facini – Baffo – Decio.
(avanzi della città murata)
L’Oratorio è un edificio di piccole dimensioni del 1100 ca. Ospita all’interno degli affreschi del XIV – XV secolo, restaurati dal 1983 al 1989 ed è stato restaurato in varie fasi dal 1981 al 2000 circa.
Un vero peccato che dell’antico maniero di Spinea sia rimasto così poco.
(25 febbraio 2018)
D.B.
(fonti: “Spinea” di L. Gallo; “Spinea: una storia attraverso le fonti” di G. Bosmin e F. Stevanato)