PILLOLE DI STORIA – LA FORNACE CAVASIN
La vediamo adesso ridotta ad un rudere ma con un suo particolare fascino che fa girare la testa per guardarla, almeno un attimo, ogni volta che ci passiamo davanti: la fornace Cavasin, situata a nord del Parco Nuove Gemme e dell’Oasi, è uno dei simboli “storici” di Spinea e uno dei soggetti più fotografati.
Ma qual è la sua storia? Quando nasce? Perché lì? Abbiamo cercato di saperne di più.
Già in epoca romana il territorio di Spinea è stato sfruttato per le sue argille, a testimonianza ci sono i toponimi di due centri abitati del Comune, Crea e Fornase, oltre ai numerosi ritrovamenti di prodotti in laterizio.
Ha subito successive vicende travagliate di devastazioni per le continue inondazioni, alternate ad opere di bonifica eseguite dalla Repubblica della Serenissima durante la sua dominazione. Queste opere erano finalizzate, fino al XVIII secolo, ad evitare che tutti i corsi d’acqua, che allora vi arrivavano naturalmente, sboccassero in laguna con il pericolo di interramento della laguna stessa e, dopo il XVIII secolo, a bonificare le aree agricole dell’entroterra veneziano, tra cui Spinea, che i patrizi coltivavano e su cui avevano eretto meravigliose ville, come ben sappiamo.
La facile reperibilità delle argille ha giocato un ruolo importante per la scelta della localizzazione del sito anche per la fornace Cavasin. Infatti il territorio limitrofo all’impianto appartiene ad una delle più estese aree estrattive, compresa tra i fiumi Brenta e Piave, ove sono confluiti i numerosi altri corsi d’acqua che l’ attraversano, trasportandovi depositi alluvionali ricchi di materiali argillosi.
Questi due fiumi, il Brenta e il Piave, ci sembrano troppo lontani da Spinea per aver potuto influire sul suo terreno? Ebbene, bisogna sapere che le argille sono materiali leggerissimi e, in casi di esondazioni, sono quelli che vengono trasportati più lontano e sono gli ultimi a depositarsi. Ecco perché la zona di Spinea ne è ricca.
Altra cosa che ha sicuramente influito sulla scelta della costruzione del sito è la ricca rete di vie di comunicazione esistente all’epoca nell’area.
La famiglia Cavasin inizia l’attività produttiva oltre cent’anni fa. La prima documentazione ufficiale della presenza della famiglia nell’attività di produzione dei laterizi risale all’anno 1900, quando Luigi Cavasin, nativo di Casale sul Sile e residente a Marocco, prende in affitto un appezzamento di terreno agricolo di circa sette ettari e mezzo posto a sud della strada per Asseggiano in località Manente, sul quale si trova, da almeno tre anni, una piccola fornace a fuoco intermittente.
(ritratto di Angelo Cavasin)
La produzione viene incentivata e il terreno sul quale si trovava l’impianto, che si estendeva per nove ettari e mezzo dopo che il proprietario Vittorio Friedenberg aveva acquistato una porzione a nord fino ad arrivare alla strada per Asseggiano, viene acquisito nel 1921 dal figlio di Luigi, Angelo Cavasin (1866-1940), operativo nell’azienda e principale promotore del suo sviluppo.
Da questo momento e successivamente sotto la guida dei figli Luigi e Giovanni, la fornace consolida la sua attività e specializza la sua produzione, con varie fasi che vedremo successivamente…
(fonte “La Fornace Cavasin di Spinea” di G. Riva)
(3 marzo 2018)
D. B.