PILLOLE DI STORIA – Villa del Majno e il suo parco
Nel 1791 nel territorio comunale di Spinea si contavano ben 27 ville settecentesche. Solo un ventina hanno resistito, sopravvivendo al periodo del cemento e della urbanizzazione selvaggia che ha modificato gran parte della città a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
Tra queste Villa del Majno (nell’ attuale piazza Fermi) è la più grande e sfarzosa, nella sua mole architettonica attribuita al Giappelli (o Jappelli).
Ma, come abbiamo già avuto modo di vedere, il vero gioiello della villa era il suo parco romantico, costruito intorno alla metà del 1800 e mantenuto curato ed efficiente fino agli anni ’20.
Comprendeva un laghetto, una montagnola (eretta probabilmente con la terra scavata per creare il laghetto), ed un labirinto che, secondo testimonianze dell’epoca, era pari a quello di villa Pisani di Strà (!) con cui gareggiava per splendore assieme a villa Farsetti di S. Maria di Sala.
Chissà quindi come sarebbe diverso oggi il centro di Spinea se nel passato si avesse avuto cura di preservare edifici e parchi di pregio come quelli di villa del Majno, ma purtroppo non lo sapremo mai.
Certo fa’ uno strano effetto vedere le immagini dei ragazzi che nel 1930 circa pattinano sul laghetto ghiacciato o si arrampicano sulla montagnola innevata…
D. B.
(da “Spinea” di L. Gallo e “Spinea: una storia attraverso le fonti” di G. Bosmin e F. Stevanato)