Zanzara tigre e West Nile Virus: qualche informazione per proteggersi

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Zanzara tigre e West Nile Virus: qualche informazione per proteggersi

Senza creare allarmismi, ma con la certezza che essere informati è già un buon primo passo nella prevenzione di eventuali problemi, abbiamo raccolto una serie di informazioni che riguardano il problema della proliferazione delle zanzare e della malattia chiamata Febbre del Nilo (West Nile Virus).

Le informazioni ufficiali dell’azienda sanitaria

Il 25 luglio l’Ulss 3 ha pubblicato la seguente nota informativa:

Tra le malattie trasmesse dalle zanzare, la cosiddetta Febbre del Nilo Occidentale, è oramai endemica nelle nostre zone a dispetto del nome.

Quest’anno, a differenza degli anni precedenti le segnalazioni di zanzare portatrici del virus sono sempre più frequenti, soprattutto nelle zone del delta del Po, della Laguna ed entroterra veneziano e padovano e del litorale fino al Friuli Venezia Giulia.

Questo lavoro certosino di ricerca delle zanzare portatrici avviene grazie al monitoraggio entomologico messo a punto dall’IZSVe di Legnaro con una serie di “trappole” dislocate sul territorio con le quali vengono catturate le zanzare adulte (zanzara comune del genere Culex) che vengono successivamente catalogate e analizzate dai parassitologi del laboratorio di Legnaro.

Secondo le indicazioni del “Piano Regionale di Sorveglianza Integrata e Misure di lotta ai Vettori anno 2018” le Aziende Sanitarie interessate hanno intensificato la vigilanza sul territorio disponendo interventi mirati al contenimento della proliferazione delle zanzare. Anche le Amministrazioni Comunali si stanno adoperando per la disinfestazione di tutte le aree pubbliche ma i siti di maggiore riproduzione delle zanzare si trovano in aree private, vanificando così una parte del lavoro.

Per questa ragione, i cittadini sono invitati a mettere in atto azioni preventive per tutelare se stessi e la collettività; le azioni sono di due tipi e sono entrambe importanti:

1. prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara eliminando tutte le raccolte d’acqua presenti vicino alle case, oppure proteggendo con semplici zanzariere i contenitori di accumulo di acqua o infine trattando con prodotti in vendita nei consorzi, nelle farmacie o nei grandi supermercati le zone con acqua (es. i tombini delle case)
2. proteggersi dalle punture delle zanzare: la nostra zona va infatti considerata come una zona tropicale e viste le abitudini della zanzare comune, è raccomandato posizionare sulle finestre delle abitazioni delle zanzariere per impedire l’ingresso delle zanzare attratte dalla luce e prima di uscire è opportuno utilizzare repellenti cutanei.”

Dal Piano Vettori 2018 dell’ULSS raccogliamo altre informazioni:

La zanzara si infetta pungendo un soggetto in fase viremica, il virus si replica all’interno degli organi della zanzara e viene trasmesso all’uomo al momento della puntura. (…)
La longevità della zanzara tigre è stimata intorno a 4 settimane e il tempo di replicazione del virus nella zanzara è di circa 5-7 giorni. Questi dati indicano la rapidità potenziale di sviluppo di una popolazione di zanzare potenzialmente infette.
La zanzara tigre punge l’uomo principalmente nelle prime ore del mattino e in quelle che precedono il tramonto, ma può attaccare anche in pieno giorno, nonché la notte, all’interno delle abitazioni. Gli adulti sono esofili, ovvero riposano all’aperto, al riparo dal sole, tra la vegetazione bassa o l’erba alta. In termini generali, nelle aree a clima temperato, oltre ai normali cicli riproduttivi primaverili ed estivi, le femmine depongono le uova, destinate a superare l’inverno generalmente a inizio autunno; tali uova cominciano a schiudersi, in relazione alle condizioni climatiche e alla latitudine, generalmente in tarda primavera.

Cos’è e come si manifesta la Febbre del Nilo?

Come prima cosa è importante sapere che solo accidentalmente questo virus può infettare l’uomo ed è trasmesso da zanzare a loro volta infette. L’infezione umana è, in oltre l’80% dei casi, asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1% di tutti i casi (comprensivi dei sintomatici ed asintomatici), l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite.

Come difendersi?

E’ necessario, da parte di tutti, prendere dei piccoli accorgimenti per evitare la proliferazione di questi fastidiosi insetti, soprattutto delle cosiddette “zanzara tigre”, che sono state individuate come responsabili dei contagi.

L’Amministrazione sta già intervenendo con un piano di disinfestazione sulle linee guida dettate dall’ULSS 3, ma perché l’azione sia efficace bisogna che ognuno intervenga sulle aree private di propria competenza.

Cosa possiamo fare noi?

–  Innanzitutto attenzione ai contenitori, che sono rappresentati da pneumatici, secchi, abbeveratoi, piscine o vasche in plastica in stato di abbandono etc., che contengono acqua e costituiscono siti ideali per lo sviluppo delle zanzare grazie alla mancanza di predatori. I contenitori artificiali si trovano per lo più in proprietà private ed è pertanto compito di ogni proprietario ispezionare regolarmente la sua proprietà;

– sfalciare regolarmente l’erba;
– inserire pesci che si nutrono di larve di zanzare nelle fontane ornamentali;
– applicare prodotti per uccidere le zanzare in caso di elevata presenza delle stesse;
– applicare prodotti contro la crescita delle larve nei tombini (caditoie) di casa a partire dal mese di maggio di ogni anno. Il Comune  fornisce gratuitamente una fornitura di tali pastiglie, per riceverla bisogna rivolgersi all’ufficio Urp situato al piano terra del Municipio.

Ricordarsi poi di utilizzare repellenti cutanei, non solo di sera, ma anche durante il giorno, soprattutto se ci si deve recare in giardini, parchi, ecc. (ovviamente va verificato di non essere allergici ai prodotti usati).

D. B.
(31 luglio 2018)

 

 

 


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